Scambio di Coppia
Una giornata fra Arte e Sesso.
di CoppiaFelix2024
06.12.2024 |
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"Il Mausoleo, piccolo ma austero, si trova in fondo a quella strada e adiacente al sacello il tumulo di terra, in un chiostro contornato di sarcofagi..."
L'arrivo dell'Estate, dopo un lungo e uggioso Inverno ed una Primavera non proprio "primavera", rinnova la voglia delle uscite "fuori porta".Il sabato e la domenica i giorni canonici che da sempre sono candidati a questo rito che si rinnova quando ormai i mandorli emettono i loro frutti e le mimose in fiore appassiscono dal troppo sole.
E non ci siamo lasciati sfuggire una proposta di una due giorni in quel di Ravenna, regina della Terra di Romagna.
Scegliendo un B&B poco fuori dal centro, nella zona del Mausoleo di Teodorico, non lontano dal centro storico dove avremmo visitato gli affreschi bizantini, patrimonio mondiale UNESCO.
IL B&B è molto piccolo. Solo tre camere con servizi indipendenti, una cucina in comune. L'ideale per una notte senza troppe pretese di lusso.
Ci ricevette una graziosa e gentile proprietaria che si premurò di illustrarci la dimora con i suppellettili che avremmo potuto usare per il breve soggiorno.
Ci avvisò che la casa, dove lei non abitava, era composta di sole tre camere di cui solo due per quella notte sarebbero state occupate: la nostra è quella adiacente, prenotata da altre due persone. Una coppia fiorentina che, come noi, venivano per un finesettimana di visita alla città bizantina.
Dopo i convenevoli e i necessari atti dovuti ci lasciò invitandoci ad usare la cucina per un caffè o quant'altro avessimo voluto dalla buona scorta di infusi e tisane e dolcetti presenti nella dispensa.
Accettammo volentieri di farci del caffè. La donna ci lasciò alle nostre cose avvisandomi che se avessimo avuto bisogno di lei sarebbe bastato un colpo di telefono.
Ci preparammo il caffè tramite una macchinetta di quelle predisposte per le cialde.
Nel mentre brigavo con essa la porta d'ingresso si aprì ed entrarono gli altri due ospiti. Una coppia sulla quarantina. Lui un uomo alto, lei una figura minuta ma ben proporzionata.
"Buongiorno!" esordirono ed altrettanto noi rispondendo.
"Siete nostri coinquilini, immagino. - esordii io - "Si, rispose lui, siamo venuti ieri per visitare la città e ripartiamo domani".
"Anche noi, aggiunsi, ma siamo appena arrivati". Gradite un caffè con noi?
"Si, volentieri", soggiunse la donna.
Io mi chiamo Gianni e lei, mia moglie si chiama Monica e siamo delle provincia di Siena".
"Piacere nostro, disse la donna, io sono Clelia e lui è Mario. Siamo di Firenze".
"Conoscete Ravenna?, chiesi.
"Poco, rispose lui, anche se non lontanissima da Firenze ci siamo venuti altre volte ma mai per una visita turistica".
"Merita, aggiunsi, io la conosco molto bene ma mia moglie no".
"Se volete vi faccio da "cicerone" se condividete con noi il percorso turistico del centro storico".
"Volentieri! disse la donna che intanto si era seduta sul divano di quelle piccola stanza comune. Indossava una corta gonna a pantaloncini che le metteva in risalto le tornite e graziose gambe scoperte.
Indossava delle calze a rete color crema che le davano un'aria intrigante ed erotica senza malizia.
Preso il caffè ci ritirammo nelle rispettive camere per sistemare le nostre cose e rimanemmo che da lì a poco saremmo usciti per dirigerci verso la Basilica di San Vitale che si trova nel centro storico di Ravenna.
E infatti dopo pochi minuti, giusto il tempo di preparare l'abbigliamento per la escursione, ci ritrovammo in strada in direzione del centro storico.
Ravenna è una città ideale per il passeggio e le bici. Tutta in pianura il centro storico è un susseguirsi di eleganti negozi di ogni tipo ed il percorso è ben segnalato da indicazioni verso i monumenti e i luoghi d'interesse turistico.
Io ed il mio compagno d'occasione precedevamo le signore di qualche passo. Loro avevano già "fraternizzato" e si soffermavanono a guardare le vetrine dei negozi incuranti del nostro andamento più spedito.
Difatti anche noi due dovevamo spesso fermarci per farci raggiungere dalle nostre signore.
Giungemmo nella piazza del municipio, cuore del centro storico, dalla quale poi si può deviare verso la Tomba di Dante, o verso il mercato coperto, un tempo vero e proprio bazar di alimentari cittadino e poi trasformato in un elegante polo commerciale a due piani con negozi di prodotti di qualità del territorio, bar e ristoranti davvero ben organizzati.
A poche centinaia di metri dal mercato coperto la Basilica di San Vitale racchiusa in un chiostro al quale si accede attraversando un portale in pietra bianca. Fu una visita all'altezza delle aspettative. I mosaici millenari costellavano le pareti e le volte del santuario, vetri e lucernari rappresentano la grande arte medievale del Mosaico che ha reso Ravenna capitale mondiale di questa straordinaria pratica artistica. Così andando se ne fuggì una mezza giornata e decidemmo di ritornare verso Piazza del Popolo da dove, attraversandola e imboccando una strada laterale, adiacente la Prefettura, saremmo arrivati alla Tomba di Dante.
Il Mausoleo, piccolo ma austero, si trova in fondo a quella strada e adiacente al sacello il tumulo di terra, in un chiostro contornato di sarcofagi medievali, dove durante la Seconda Guerra mondiale furono nascosti i resti del Sommo Poeta per sottrarli alle razzie dei Nazisti.
E si fece ora tarda nel pomeriggio e decidemmo di tornare al B&B per riposare un po'.
Strada facendo scherzando dissi... "Visto che di doccia ce ne è una sola daremo la precedenza alle signore...".
"Be' - disse il mio ospite - facciamo decidere a loro".
Arrivati al B&B rivolgendomi alle donne:
"Se decidiamo di fare la doccia noi maschietti vi diamo la precedenza".
"Mi sembra normale, rispose mia moglie. E rivolgendosi a Clelia le chiese se voleva andare per prima.
"No...no... vai te per prima", rispose la donna.
"Io, nel frattemo mi butto sul letto: sono un po' stanca".
E Monica denudandosi e avvolgendosi in un lungo accappatoio si avviò alla doccia.
Le pareti del box erano opache ma non tanto da celare la figura che vi entrava. In effetti la sua prorompente forma anatomica la si vedeva tutta. La porta della camera dei nostri coinquilini era semi aperta e "guardava" proprio in direzione del box doccia. Monica aveva lasciato la porta del bagno aperta e quindi la si poteva vedere mentre si faceva la doccia. Io dalla mia camera, anch'essa con la porta aperta, potevo scorgere il letto della camera dei nostri coinquilini. E vedevo, dalla parte dei piedi Clelia che si era tolta il pantaloncini e le calze ed indossava un sottile perizoma che non nascondeva nulla delle sue natiche. Era bocconi sul letto e potevo vedere il suo maestoso fondo schiena con quel sottile filo che scompariva del tutto fra le sue natiche. Chissà se lo fa apposta pensai fra me e me. Difatti da lì a poco, pur non vedendo tutto il letto la vidi spostarsi verso il centro e la mano di Mario che si intrufolava fra le natiche. Mi alzai per chiudere la porta ma appena sull'uscio Monica uscì dalla doccia ed anche lei non poteva non vedere che in effetti Clelia stava praticando un pompino a Mario.
Hei ragazzi! - esordì - avete mica bisogno di compagnia?
Clelia lasciò il suo da fare e rivolgendosi a noi fece segno con la mano di andare da loro. Monica, lasciando cadere l'accappatoio, fu la prima ad entrare e senza parlare si avventò sul membro di Mario. Io, da parte mia, impiegai pochi secondi a denudarmi e a distendermi fra le cosce divaricate di Clelia. La sua vagina rosa, depilata, scomparve sotto la mia testa e con la lingua ne cercavo il clitoride turgido e umido. Assomigliava ad un piccolo membro che non aspettava altro che essere succhiato.
Mario si divincolò dalla bocca di Monica e ponendola sulla schiena a gambe aperte immerse la testa fra le cosce. Le due donne mugugnavano dal piacere e si afferravano le mani tra di loro. D'improvviso Clelia, girandosi su un fianco prese la testa di Monica fra le mani e le sferrò un bacio in bocca. Le due bocche incollate si condividevano le lingue e le loro mani cercavano la vagina l'una dell'altra. La visione di quei corpi avvinchiati era uno spettacolobdi rara bellezza. E nel mentre noi maschietti rimanemmo a guardare le due si cimentarono in un 69 saffico. Ma cosi facendo si posero sui fianchi dando a noi la possibilità di metterle al centro e possedere come meglio ci veniva. Io trovai subito la via dell'ano di Clelia, non prima che Monica mi prendesse il cazzo in bocca per inumidirlo e appoggiare il glande allo sfintere di Clelia. Delicatamente spinsi l'asta nel mentre Monica dilatava le natiche di Clelia. Ed ella allargando le grandi labbra della vagina di Monica consentì a Mario di penetrarla profondamente. Restammo in quella posizione per diverso tempo... fintanto che l'orgasmo non fu possibile trattenerlo. E allora i due membri abbandonando i rispettivi "pertugi" furono accolti nelle bocche delle due donne che ricevettero in dono il fluttuante spasmo dell'orgasmo di noi maschietti. Soddisfatti, ma esausti ci riversando sul letto mentre le due signore continuarono a baciarsi e a contorcersi finquando dalle loro urla capimmo che anche loro avevano raggiunto l'orgasmo. Da circa due anni li rivediamo quasi ogni mese. O a casa nostra o a casa loro...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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